Massimo Grimaldi

Il lavoro di Massimo Grimaldi esamina il funzionamento dell'arte e il modo con cui essa viene percepita, valutata e capita. La sua ricerca muove da una continua interrogazione sul ruolo dell’artista nella società, sul potere e i limiti della speculazione estetica, sui criteri della produzione e della circolazione delle immagini. In occasione della sua terza personale presso la galleria Zero... l'artista ha realizzato sei nuovi lavori.

Egypt (2006), nasce dalla volontà di raccontare un viaggio in Egitto attraverso il suo stereotipo. Consiste nell'estrapolazione e nella riproposizione del balletto del videoclip "Around The World" dei Daft Punk, diretto da Michel Gondry nel 1997. Viene qui ripetuta una porzione della coreografia, quella che riguarda un gruppo di quattro ballerine vestite da mummie egizie.

Smashed Guitar Inside A Dismantled Tent (2006) si compone di una chitarra elettrica spaccata dopo essere stata avvolta in una tenda da campeggio. L'installazione sembra suggerire una metafora che tuttavia si interrompe prima di ogni sua possibile giustificazione. Si è portati quindi a pensare il rapporto tra la chitarra e la tenda non come una relazione di significati, ma soltanto di forme, cioè come una relazione di elementi retorici che includono anche chi la guarda.

Bohemian Text (versione italiana, 2005) e Falling In Love (versione italiana, 2006), appartengono alla serie dei text piece, testi adesivi applicati a muro. Il primo è uno statement sullo statuto dell'arte e sulla convenzionalità dei suoi valori. Il secondo ha un carattere intimista, ma la sua vacuità lo rende disponibile ad essere considerato astrattamente.

Barbados 1964 (2006), e Tierra Del Fuego 1966 (2006), sono due light box con una autonomia luminosa di alcune ore, dopo le quali devono essere ricaricati. Le loro luci interne possono essere discrezionalmente concentrate su punti diversi dell'immagine. Le due immagini sono ricavate da pubblicazioni edite negli anni '60, all'inizio della diffusione della stampa tipografica a colori. Esse potrebbero corrispondere a un comune immaginario esotico, ma il riferimento alla data della loro pubblicazione vanifica qualsiasi ulteriore tentativo di idealizzazione e di appropriazione.

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Massimo Grimaldi’s work examines the functioning of art and the way in which it is perceived, valued, and understood. His research ranges from a continual interrogation of the role of the artist in society, to the power and the limits of aesthetic speculation, to the standards of the production and circulation of images. On the occasion of his third solo show at Zero…, the artist presents six new works.

Egypt (2006) is born of the desire to recount a trip to Egypt through its stereotype. It consists of the extrapolation and re-proposal of a dance from the music video for “Around the World” by Daft Punk, directed by Michel Gondry in 1997. A portion of the choreography, featuring a group of four dancers dressed as Egyptian mummies, is repeated here.

Smashed Guitar Inside A Dismantled Tent (2006) consists of an electric guitar that has been wrapped in a camping tent and then smashed. The installation seems to suggest a metaphor that is nonetheless interrupted before every possible justification. One is inclined, then, to think of the relationship between the guitar and the tent not as a relation of meanings, but only of forms, which is to say, as a relation of rhetorical elements that include the spectator as well.

Bohemian Text (Italian version, 2005) and Falling In Love (Italian version, 2006) belong to the text pieces series, which consists of adhesive wall texts. The first is a statement on the status of art and on the conventionality of its values. The second has an intimate character, but its vacuity makes it possible to be considered abstractly.

Barbados 1964 (2006) and Tierra Del Fuego 1966 (2006) are two lightboxes that remain illuminated for a few hours, after which they must be recharged. Their internal lighting can be concentrated at will on different points in the image. The two images were extracted from publications printed in the 1960s, at the beginning of the widespread use of color printing. They could correspond to a common exotic imaginary, but the references to the date of their publication frustrate any further attempt at idealization and appropriation.

Pressetext

Massimo Grimaldi