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Rendere visibili delle relazioni attraverso una forma anche quando sono relazioni astratte. Questa è la concezione formale della matematica e della fisica elaborata da Poincaré ma anche la concezione estetica della conoscenza elaborata da Paul Valéry: vedevo o volevo vedere le figure di relazioni tra le cose, e non le cose… Sapevo che l’essenziale era figura. Meaningless è il tentativo di scorgere questa figura tra le immagini e i suoni della cultura Pop anziché tra i saperi della cultura del novecento.

L’originale contributo di Malcolm McLaren, con il quale illustra la tecnica del cut-up da lui usata per creare ritmi e atmosfere, suggerisce una traccia di lavoro per la ricerca di una forma che è al contempo, come scrive riferendosi ai suoi nuovi brani musicali, meaningless, and meaningful.

Nel corso dell’incontro saranno presentate alcune proposte tra le quali una struttura di navigazione web nella quale il rapporto tra i contenuti può essere determinato anche dal flusso ritmico e melodico dei suoni prodotti dal movimento del cursore. L’effetto musicale prende il sopravvento sulla concatenazione logica generando associazioni tra i contenuti impossibili da ottenere in una ordinaria struttura ipertestuale di navigazione. Le opere messe a disposizione per questo esperimento sono: KO Mortel di Melvin Moti, Magneto di Cezary Bodzianowski, Is this guilt in you too? – The study of a car in a field di Ryan Gander, Shallow di Malcolm McLaren, un testo di Marco Belpoliti e una fotografia di Elio Grazioli. L’autore della proposta, Roberto Crippa è un artista che lavora sulla campionatura dei suoni e sulla loro rielaborazione attraverso un software da lui stesso scritto impiegando un ambiente di programmazione grafica. Successivi processi di rielaborazione basati sulla processione dei file, mixaggio ed editing completano un lavoro nel quale l’improvvisazione e l’evento fortuito svolgono un ruolo decisivo.

Il cut-up la campionatura dei materiali e il loro montaggio basato sull’improvvisazione e l’evento accidentale svolgono un ruolo decisivo anche negli altri esempi che saranno presentati. Tra questi la documentazione di un incidente accaduto nel corso delle prove di proiezione su schermi fissi e mobili della serie fotografica Timeline di Jorge Molder. Nel passaggio da un programma di gestione delle immagini a un altro si è aggiunto casualmente un disturbo video sincronizzato ritmicamente con un disturbo audio e sorprendentemente con la scansione della serie fotografica.

Sfruttando il caso, la tecnica del ritaglio e l’uso fluido della tecnologia saranno anche portati alla luce i complessi rapporti che legano il testo Fine all’inizio della storica dell’arte Paola Mola, l’opera musicale First travels in the 3rd millennium per drones e flauti di Philip Corner e Manuel Zurria, l’opera fotografica E.S.P. KO Mortel di Melvin Moti. La forma attraverso la quale saranno esposti questi rapporti include la casuale attivazione di un salvaschermo e le didascalie alle opere. Complesso intreccio tra percezione e linguaggio che offre l’occasione per riflettere su un principio non deterministrico degli eventi che consente una ricombinazione stocastica dei contenuti sulla base di diverse strategie cognitive e percettive.

A questo proposito interverrà Giuseppe Di Napoli, studioso di percezione e tecniche di produzione visiva, autore di Disegnare e conoscere e Il colore dipinto (Einaudi), che anticiperà alcuni contenuti del suo saggio di prossima pubblicazione.

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Kurator: Aurelio Andrighetto

Künstler: Malcolm McLaren, Melvin Moti, Cezary Bodzianowski, Ryan Gander, Elio Grazioli, Roberto Crippa, Jorge Molder, Philip Corner